La nostra sezione

Consapevoli di vivere in un epoca dove 1/5 della popolazione gode dei 4/5 delle risorse del pianeta, dove la politica sembra essere totalmente asservita all’economia e guerre e carestie si susseguono per questioni di profitto uccidendo milioni di persone innocenti, mentre qui da noi, parte ricca del mondo, diritti fondamentali come il lavoro, la casa, la salute, la scuola, l’informazione, la cittadinanza, cuore della nostra Costituzione sono sottoposti a un lento e strisciante smantellamento, il 31 maggio 2009 è stata fondata, la sezione A.N.P.I di Bovisio Masciago.
Assumendosi l’impegno di riscoprire ciò che è stata la Resistenza e la Liberazione dal nazifascismo nel nostro comune e territorio, onorare, conservare e diffondere la memoria di coloro che con coraggio, dedizione e sacrificio anche della vita, contribuirono a consegnarci un paese libero e democratico, difendere la Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza e dai valori di giustizia, libertà, solidarietà e uguaglianza per cui si batterono i partigiani. Oggi attuata ancora soltanto in parte. In parte è invece ancora un programma, un ideale, una speranza, un impegno e un lavoro da compiere, per noi e per le generazioni future.


Attività 2019

foto bandiera di sezione

Nel 2019 e come ogni anno, accanto alle attività sottoelencate, la sezione è stata impegnata anche in altre meno visibili, ma che incarnano aspetti fondamentali dell’antifascismo e dello spirito della nostra associazione. Come sempre il tesseramento, attività impegnativa e delicata che anche quest’anno ci ha fatto incontrare persone nuove e consolidare il rapporto con i vecchi iscritti, siamo stati presenti nella scuola media per il giorno della memoria assieme all'ufficio cultura del comune. In collaborazione con le sezioni ANPI di Seveso e Cesano Maderno nell'organizzare la Pastasiutta Resistente del 25 Luglio per celebrare la data della caduta del fascismo come fece la Famiglia Cervi, con una bella partecipazione di persone. Ci siamo stati nelle numerose manifestazioni sui diritti, contro le discriminazioni e in manifestazioni commemorative come l’appuntamento di P. le Loreto il 10 Agosto. Continua sempre la ricerca storica sui bovisiani protagonisti della Resistenza e sulla storia di Bovisio durante il tragico periodo della dittatura, in particolare abbiamo stabilito un importante contatto con i familiari di Lavezzari Carlo, Partigiano deportato a Melk, da cui abbiamo ricevuto importanti informazioni sul padre ed hanno voluto partecipare commossi alla commemorazione del 1 Novembre. La cena degli iscritti e simpatizzanti, momento di incontro e serena convivialità che ci permette sempre di raccogliere i fondi necessari per le attività del prossimo 2020. Purtroppo l'anno si chiude in tristezza per la perdita nell'arco di pochi mesi di due compagne ed un compagno della sezione, a loro va il nostro ricordo e la gratitudine per il percorso fatto assieme.


9 Novembre 2019

PER NON DIMENTICARE,
A 50 ANNI DA PIAZZA FONTANA

In memoria di Giuseppe Pinelli e tutte le vittime della strage

Giuseppe Pinelli, anarchico, ferroviere, partigiano, padre e marito. A 50 anni dal suo assassinio ricordiamo la sua figura intera, di giovane partigiano nella brigata Franco, il suo impegno sociale, il suo convinto pacifismo, la sua storia, che assieme a quella di Piazza Fontana appartiene alla nostra storia di italiani.

foto Manifesto dell'incontro foto Manifesto celebrativo manifestazione per ricordare Pino Pinelli 25 aprile 2019, foto cerimonia alle 7 lapidi 25 aprile 2019, foto cerimonia alle 7 lapidi 25 aprile 2019, foto cerimonia al viale degli eroi 25 aprile 2019, foto cerimonia al viale degli eroi

12 dicembre 1969, ore 16.37. Esplode una bomba nella Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano in piazza Fontana. 7 chili di tritolo, causando 13 morti all’istante e altri 4 a distanza di tempo, 87 feriti. La madre di tutte le stragi, l’avvio dello stragismo che ha segnato in modo indelebile la nostra democrazia e le cui cicatrici sono ancora ben evidenti. 15 dicembre 1969, è quasi mezzanotte. Il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, illegalmente trattenuto da oltre 2 giorni nella questura di Milano per accertamenti legati all’esplosione della bomba, in seguito ad un “malore attivo” “precipita” da una finestra e muore. Nessun colpevole pagherà per la bomba, nessun colpevole per la morte di Pino.


1 Novembre 2019

1 NOVEMBRE 2019

Commemorazione cittadina
foto Manifesto celebrativo 1-novembre 2019, foto cerimonia alle 7 lapidi 1-novembre 2019, foto cerimonia alle 7 lapidi 1-novembre 2019, foto cerimonia alle 7 lapidi 1-novembre 2019, foto posa della corona 1-novembre 2019, foto cerimonia alla tomba di Enrico Chilò 1-novembre 2019, foto cerimonia alla tomba di Enrico Chilò

La memoria è fondamentale per la stessa civiltà di ogni popolo; una memoria fatta di conoscenza e di riflessioni sul passato, sul presente e sul futuro, offre a noi che non possiamo “ricordare” fatti che non abbiamo vissuto, la consapevolezza che c’è la memoria ad orientarci; ed ogni contributo alla memoria è davvero prezioso per la convivenza e per la stessa civiltà. Questa celebrazione, il ricordo di questi uomini e dei fatti è parte della nostra memoria collettiva di bovisiani.


25 Aprile 2019

25 aprile 2019

Manifestazione cittadina
foto Manifesto celebrativo 25 aprile 2019, foto cerimonia alle 7 lapidi 25 aprile 2019, foto cerimonia alle 7 lapidi 25 aprile 2019, foto cerimonia al viale degli eroi 25 aprile 2019, foto cerimonia al viale degli eroi 25 aprile 2019, letture e conclusione della cerimonia

Il 25 Aprile è Festa!!! Il 25 Aprile è festa per un popolo che si lascia alle spalle il coprifuoco, i bombardamenti, le deportazioni, la paura. È festa perchè gli sfollati possono ritornare alle loro case, nei loro paesi. Il 25 Aprile è festa perchè la gioventù può finalmente incontrarsi liberamente e costruire progetti per il futuro. Citando Bruna Vaghi giovane staffetta Cesanese che aveva 22 anni il 25 aprile del 1945 “noi abbiam fatto la gioventù sempre nascosti... quando è finita la guerra... che pudevum andà ingir, l’era ul paradìs!” Il 25 Aprile è festa perchè un’occupazione straniera che depredava e devastava l’Italia assieme al complice fascista, è terminata. È festa perchè il sacrificio di Agostoni, Bettini, Biga, Biraghi, Ghianda, Moi, Sala, Salada e Triulzi, assieme alla sofferenza delle loro famiglie e dei sopravvissuti non è stato vano, ma il seme di un giorno nuovo, portatore di libertà e diritti fino ad allora sconosciuti (....)

24 Aprile 2019
La vicenda della divisione Acqui
25 Aprile 2019 Manifesto delle celebrazioni 25 Aprile 2019 alla vicenda della divisione ACQUI a cura della presidente Luisa Bove 25 Aprile 2019 foto mostra sulla vicenda della divisione ACQUI 25 Aprile 2019 saluti e conclusioni della serata

Alla critica che il 25 Aprile sia una festa politica, diciamo che è vero, perchè liberarsi dalla guerra, dal dominio straniero, dalla dittatura, dalle leggi raziali, costruire un sistema di rapporti democratici tra cittadini e stato, l’estensione del diritto di voto alle donne, le autonomie locali, il ripudio della guerra... e molto altro, sono tutti atti e scelte politiche, conseguenza diretta di quel giorno. Ridurre la festa nazionale ad uno scontro (...)


7 Aprile 2019

UNA STORIA DI UMANITÀ CORAGGIO E RESISTENZA

75o anniversario della morte del Partigiano Antonio Salada
Manifesto celebrativo di Antonio Salada Foto del giovane partigiano foto monumento di Piaggia Aurano foto del dettaglio del monumento di Piaggia Aurano foto momenti della commemorazione al cimitero di Vignone foto momenti della commemorazione al cimitero di Vignone foto momenti della commemorazione al cimitero di Vignone foto momenti della commemorazione al cimitero di Vignone foto momenti della commemorazione al cimitero di Vignone foto momenti della commemorazione al cimitero di Vignone foto lapide di Maurizio Poletti foto lapide del piccolo Martino Poletti figlio di Maurizio foto lapide di Salada Violi e Borella

Importanti momenti della celebrazione al Cimitero di San Martino dove l’Amministrazione Comunale ha consegnato una targa di ringraziamento al Circolo ARCI Ivo Borella per la conservazione della tomba del Partigiano Bovisiano e l’incontro tra i nipoti di Salada e i figli di Poletti Maurizio, il partigiano che recuperò i resti dei due ragazzi per darne un’umana sepoltura. È disponibile il video della cerimonia.

foto museo A di Dio a Ornavasso foto museo A di Dio a Ornavasso foto museo A di Dio a Ornavasso

La giornata è poi proseguita con la visita alla casa - museo dedicata alla Brigata Partigiana Valtoce, e al comandante Alfredo Di Dio caduto a Finero, il 12 ottobre 1944 durante la difesa della repubblica dell’Ossola.


6 Aprile 2019

IL CORAGGIO DELLA SCELTA

Settembre 1943, la salvezza dei prigionieri del campo della Snia Viscosa
Manifesto dell'incontro foto intervento di Pietro Arienti foto i relatori: Alberto Scanzi, Marco Lardera, Pietro Arienti

In preparazione della 74a festa della Liberazione. Ricordiamo un evento del nostro territorio, lontano nel tempo ma che dice qualcosa dei tempi che oggi viviamo. Due coraggiosi autisti ed un sacerdote rischiano la vita per trovare un porto sicuro a circa 80 prigionieri di guerra congolesi e senegalesi internati al lavoro coatto presso la Snia Viscosa di Cesano Maderno. Trasportati di notte per strade secondarie a fari spenti fino al confine i prigionieri verranno fatti passare in Svizzera. La salvezza. Un atto di coraggio che come recita l’incipit del manifesto rischiara di speranza l'orizzonte del genere umano. Un’azione così clamorosa che la stessa radio Svizzera ne darà notizia all’indomani. Ringraziamo i relatori Pietro Arienti, Alberto Scanzi, e Marco Lardera per i loro precisi e chiari interventi che ci hanno accompagnato in un percorso di riflessione sulla nostra storia e attualità. È disponibile il video dell’incontro.


31 Marzo 2019

GIARDINO DEI GIUSTI, AI GIUSTI

foto don Luigi Ciotti
don Luigi Ciotti

Fondatore del Gruppo Abele e di Libera. Obiettivo di Libera è quello di alimentare quel cambiamento etico, sociale e culturale necessario per spezzare alla radice i fenomeni mafiosi e ogni forma d’ingiustizia, illegalità e malaffare. A questo servono i percorsi educativi in collaborazione con 4.500 scuole e numerose facoltà universitarie; le cooperative sociali sui beni confiscati con i loro prodotti dal gusto di legalità e responsabilità; il sostegno concreto ai familiari delle vittime.

foto Lea Garofalo
Lea Garofalo

Testimone di giustizia, madre di una bambina, assassinata dal proprio compagno il 24 novembre 2009 a Milano per aver avuto il coraggio di opporsi alla spietata logica della ndrangheta

foto Martin Luther King
Martin Luther King

Pastore protestante, padre di 4 figli, leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani, pacifista e praticante della resistenza non violenta, assassinato il 4 aprile 1968 a Memphis da un razzista.

Performance teatrali, poesie, ricerche e produzioni grafiche sull’opera dei giusti e sulle loro biografie sono stati presentati da tutte le scuole di Bovisio Masciago immagine manifesto Giusti 2019 foto volantino foto momenti degli spettacoli foto momenti degli spettacoli foto momenti degli spettacoli foto dettagli della mostra foto foto dettagli della mostra foto foto dettagli della mostra

Una mattinata partecipatissima dai ragazzi e dalle famiglie, grazie al lavoro delle/degli insegnanti. Giustizia e legalità sono valori da far crescere nelle coscienze dei ragazzi. La sensibilità a questi temi è un impegno imprescindibile per avere una societa futura ordinata e solidale. La bravura con cui gli studenti hanno saputo elaborare e rappresentare le tematiche proposte ci fa ben sperare. I lavori al termine delle rappresentazioni sono stati trasferiti alla sala mostre del comune per renderli visitabili a tutta la cittadinanza che non ha potuto presenziare.


8 Marzo 2019

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE 2019

Il cammino della Libertà
foto Manifesto celebrativo

Gli uomini che hanno fatto la Resistenza sono stati la prima generazione a scoprire che la credenza secolare della fragilità femminile, della subalternità “naturale”, dell’obbedienza al maschile, altro non era che un mito coltivato nei secoli. Scoprirono che le donne erano capaci di autonomia, di coraggio, di intuito, di inventiva. Le ebbero materialmente vicine – e protagoniste – nei momenti più bui della storia di questo Paese. Mentre, infatti, gli uomini nascevano al mondo trovandolo predisposto ad accoglierli naturalmente ovunque, e soprattutto nei luoghi del comando, le donne hanno dovuto reagire e per decenni, scalando montagne, sono diventate fisiche, magistrate, ingegnere, astronaute. Hanno compiuto passi enormi verso la parità, ma non hanno ancora vinto la loro (la nostra) battaglia, perché sono tuttora svantaggiate in molti campi, dai servizi, al lavoro, alle pensioni, all’accesso alle maggiori cariche pubbliche. C’è ancora un percorso da compiere, nella politica, nelle istituzioni, nella società, nel privato. Un percorso che ci riguarda tutti ed al quale tutti dobbiamo contribuire, se vogliamo che cambi davvero la “cultura“ del nostro Paese, ancora affetta da un eccessivo maschilismo e non priva di perduranti pregiudizi.
In Italia una donna su tre tra i 16 e i 70 anni è stata vittima della violenza di un uomo, quasi 7 milioni di donne hanno subito violenza fisica e sessuale, ogni anno vengono uccise circa 200 donne dal marito, dal fidanzato o da un ex. Un milione e 400 mila donne hanno subito violenza sessuale prima dei 16 anni di età. Un milione di donne ha subito stupri o tentati stupri. 420 mila donne hanno subito molestie e ricatti sessuali sul posto di lavoro. Meno della metà delle donne adulte è impiegata nel mercato del lavoro ufficiale, la discriminazione salariale va dal 20 al 40% a seconda delle professioni, un terzo delle lavoratrici lascia il lavoro a causa della maternità.


27 Gennaio 2019

GIORNATA DELLA MEMORIA

La schiavitù del lavoro forzato dei militari italiani nella Germania nazista
foto Manifesto celebrativo 2019 foto Intervento dell'ANPI foto saluto dell'associazione ACQUI foto momento della serata foto il relatore Valter Merazzi presidente del centro studi schiavi di hitler foto consegna della medaglia d'onore agli eredi di Donato Marra e Cesare Zopellaro

Internati Militari Italiani, un imbroglio per privare i soldati italiani reclusi nei lager germanici della protezione della Croce Rossa, per forzare la volontà di quei soldati che all’indomani dell’8 settembre, sbandati e senza ordini rimasero comunque fedeli al loro giuramento e rifiutarono di riprendere la guerra al servizio dei nazisti o dello stato fantoccio della repubblica di Salò. Pochissimi accettarono il compromesso. Circa 50.000 dei 600.000 soldati prigionieri morirono a causa delle condizioni di lavoro e detenzione. Per molti anni e per ragioni contradittorie come ci ha ben spiegato il professor Valter Merazzi relatore della conferenza, questo aspetto della resistenza al fascismo fu sottovalutato. La nostra sezione, fin dall’inizio della sua attività ha ricercato queste storie e siamo particolarmente orgogliosi che il nostro lavoro abbia contribuito in modo fondamentale a porre due nuove lapidi sul viale degli eroi lo scorso 25 aprile per Marra Donato e Missaglia Eugenio fornendo informazioni ai nipoti di Marra che hanno potuto avere il riconoscimento ufficiale attraverso la medaglia d’onore alla memoria nella celebrazione del 27 gennaio. Un passo per conoscere il doloroso contributo che Bovisio Masciago ha pagato a quel periodo storico con oltre 70 prigionieri di cui ben 7 uccisi dalle condizioni di vita e di lavoro nei lager tedeschi. La commemorazione è stata accompagnata dall’esposizione di una mostra sul tema, il catalogo è disponibile su ordinazione a: http://www.schiavidihitler.it